Le chiacchiere o “bugie”, i dolci di Carnevale!

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La tradizione culinaria italiana è invidiabile non solo per la qualità, nota in tutto il mondo, ma anche per la capacità di proporre pietanze dedicate in ogni periodo dell’anno, soprattutto per quanto riguarda il mondo dei dolci. Natale, Pasqua, l’estate: non esiste stagione o festività che non abbia il suo piatto caratteristico. Non fa eccezione il Carnevale, che da Nord a Sud propone le cosiddette “chiacchiere di Carnevale”, i dolci, noti anche come “bugie”, tipiche di questo periodo di maschere e scherzi. Croccanti e delicate sfoglie fritte, sono amate da grandi e piccini e vendute, in questo periodo, da forni, pasticcerie e supermercati lungo tutta la Penisola. Volete provare a farle in casa? Armatevi di farina e olio di gomito, per scoprire come realizzarle nella vostra cucina!

Una storia antica

Ma prima qualche curiosità. In realtà i nomi dati alle chiacchiere di Carnevale sono davvero molti, soprattutto su base regionale: da cioffe a frappe, da galarane a sfrappole, sicuramente ognuno di voi potrebbe aggiungere un nome a un già sterminato elenco. Eppure sembra che la loro origini arrivi davvero da lontano, ben prima che nascesse il campanilismo regionale così tipico del nostro Paese. Le bugie nascono infatti durante l’antichità, in epoca romana, ed erano note come frictilia, dolci fritti nel grasso serviti sulle tavole dell’Urbe proprio nel periodo che oggi corrisponde al nostro Carnevale. Una tradizione che si è quindi conservata attraverso i secoli, sopravvivendo al Cristianesimo e, anzi, adattandosi e assumendo forme e nomi differenti nelle diverse regioni e province italiane.

E non solo: questi dolci sono infatti diffusi in altri Paesi, non solo europei, riuscendo ad approdare persino in Sud America, dove in Brasile sono chiamati cueca-virada. Altro che campanilismo, queste chiacchiere respirano proprio di internazionalità!

La ricetta delle bugie

Iniziamo con gli ingredienti per un numero di circa quaranta chiacchiere di Carnevale. Per farne di più o di meno il consiglio è quello di rapportare i vari componenti e, perché no, costruire la vostra personale ricetta, cambiando queste stesse quantità.

  • Farina – 500 g
  • Burro – 50 g
  • Uova – 3
  • Tuorli – 1
  • Baccello di Vaniglia
  • Sale fino – 1 pizzico
  • Zucchero – 80 g
  • Grappa – 30 g
  • Lievito in polvere – 6 g

Tenete con voi anche dell’olio per friggere e ovviamente dello zucchero a velo da spargere alla fine sui vostri dolci. La nostra ricetta prevede, per la preparazione, l’utilizzo di una planetaria e di strumenti quali la foglia e il gancio, oltre che una pellicola trasparente e una rotella dal bordo merlato.

  1. Iniziamo con la preparazione, che riguarda nel nostro caso soprattutto le uova, che vanno sbattute prima di iniziare, così da averle pronte nella seconda fase.
  2. Il secondo passo riguarda setacciare la farina e il lievito insieme, per poi mescolarli, all’interno della planetaria, con le uova che abbiamo sbattuto all’inizio, lo zucchero e il sale. In questa fase utilizziamo la foglia, e aggiungiamo infine la grappa. Cerchiamo di unire il tutto in una unica amalgama.
  3. Utilizziamo, al posto della foglia, il gancio, e inseriamo all’interno del composto il burro e i semi ottenuti dal baccello di vaniglia, continuando a impastare per almeno dieci minuti, se non un quarto d’ora. Ciò che dovrà essere ottenuto, sul finale, sarà un vero e proprio impasto omogeneo, in cui ogni componente sarà unito agli altri. Da notare come sia importante, arrivati a questo punto, una buona malleabilità di quanto ottenuto.
  4. Prendiamo il nostro impasto, estraendolo dalla planetaria, e portiamoci sul piano sul piano di lavoro, dove dovremo cercare di dargli una forma più possibile simile a una sfera o una palla. Una volta ottenuto ciò avvolgete il tutto con la pellicola trasparente e lasciatelo a temperatura ambiente per circa mezz’ora.
  5. Trascorso il tempo previsto, estraete l’impasto dalla pellicola e dividetelo in parti da circa 150 grammi, iniziando a lavorare singolarmente su ognuna di esse. Con la mano portiamo avanti un lavoro di appiattimento di ognuna di queste parti, per poi infarinarle e lasciarle passare nel tirapasta, lasciando quanto più spazio possibile nella misura del suo spessore.
  6. Pieghiamo l’impasto appiattito ai suoi bordi verso il centro, e passiamo nuovamente attraverso il tirapasta, abbassando di volta in volta la larghezza della fessura, fino ad arrivare a uno spessore di due millimetri. Dopo di ciò lasciamo riposare quanto ottenuto da ognuna delle porzioni in cui abbiamo diviso precedentemente il nostro impasto e iniziamo a scaldare l’olio in una padella, cercando di raggiungere almeno i 140° (ma anche temperature superiori di 10 o 20 gradi sono gradite).
  7. Prima di mettere nella padella il nostro impasto, mentre l’olio raggiunge la giusta temperatura, usiamo la nostra rotella dal bordo merlato per tagliare il tutto, donandogli così lo spessore delle nostre tanto attese chiacchiere. Una volta arrivati a questo punto non ci resta che immergere, alcuni pezzi per volta, quanto preparato nell’olio, attendendo la doratura di entrambe le facce delle bugie.
  8. Una volta pronte, lasciar scolare, freddare, e cospargere di zucchero a velo, e le nostre chiacchiere di Carnevale sono così pronte! Buon appetito!

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